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Sostenibilità
mag 2024

Smart building e fondi ESG: perché investire nell'edilizia sostenibile

Tempo di lettura: 3 min

I fondi di investimento ESG selezionano dall'universo investibile progetti, aziende ed enti che rispondono a criteri ambientali, sociali e di governance secondo i parametri ESG. Nell'edilizia sostenibile, l'integrazione di colonnine di ricarica elettrica e di sistemi di building automation efficienti e green può rendere competitivi gli investitori nell'inseguire queste opportunità e aiuta a non trovarsi impreparati a nuove normative in materia di efficientamento dei consumi.

Fondi ESG: cosa sono?

Per chiarire cosa sono i fondi ad essi collegati, riprendiamo velocemente il significato dei parametri ESG. L’acronimo sta per Environmental, Social e Governance, tre ambiti in cui si misura, verifica e indirizza l’impegno di aziende e organizzazioni in materia di sostenibilità ambientale, cura dei dipendenti, cultura dirigenziale e molto altro.

 

I criteri di misurazione si traducono in standard operativi da cui le imprese possono trarre ispirazione per orientare le loro azioni al fine di raggiungere impatti positivi sociali, ambientali e di governance, ma anche gli investitori possono fare riferimento a questo quadro per le loro scelte di investimento.

 

Un fondo ESG si occupa proprio di utilizzare il framework di sostenibilità per valutare i progetti su cui investire, prediligendo titoli ed emissioni di aziende o enti a basso impatto ambientale, gestite in trasparenza e nel rispetto dei diritti dell’individuo.

 

Nel 2020 è entrato in vigore il Regolamento sulla tassonomia dell’UE per qualificare la sostenibilità di un’attività economica. Tra i criteri troviamo il contributo nel contrastare i cambiamenti climatici, prevenire l’inquinamento, utilizzare responsabilmente le risorse naturali.

 

E proprio in questa traccia si inseriscono gli investimenti sugli smart building di interesse per i fondi ESG, in virtù di una trasformazione ecologica sostenuta dai finanziamenti europei che coinvolge ogni anno centinaia di aziende e genera valore per diversi miliardi di euro.

Gli smart building e il loro valore

Uno smart building è tale in quanto dotato di sottosistemi in comunicazione tra loro, controllabili a distanza. Climatizzazione, energia elettrica, illuminazione, acqua corrente, sicurezza e accreditamento, monitorati da sensori e da software che consentono di ottimizzare le risorse energetiche impiegate, ma anche di aumentare sensibilmente la vivibilità degli ambienti.

 

Sostenibilità ambientale degli edifici dunque, ma anche un valore aggiunto per gli occupanti in termini di interazione con gli spazi, controllo a distanza della ricarica delle auto elettriche, comfort abitativo, sicurezza in caso di incendio, manutenzione, risoluzione problemi e molto altro.

 

Il sistema di uno smart building offre la possibilità di monitorare la presenza degli occupanti e, in base ad essa, regolare l’illuminazione, la temperatura, le funzioni dei parcheggi e così via. Può anche monitorare aspetti come la qualità dell’aria e migliorarla in tempi ridotti grazie ai controlli climatici automatizzati.

 

E il mercato? Secondo The European House - Ambrosetti, gli smart building in italia muovono un giro d’affari di 130 miliardi di euro, che coinvolge 350.000 aziende e occupa 626.000 lavoratori in ben 35 settori professionali.

 

Lo studio rileva come gli investimenti sulla filiera degli smart building moltiplicano il valore inizialmente generato per l’economia. Ogni 100 euro investiti direttamente se ne attivano altri 187. Allo stesso modo, 100 nuovi posti di lavoro ne generano altri 178.

 

Per i benefici ambientali, poi, sempre The European House - Ambrosetti stima che la trasformazione smart degli edifici potrebbe portare a una riduzione dei consumi energetici del 20-24% e del 4-5% di quelli idrici.

 

Un mercato di enorme importanza, dunque, cresciuto di notevoli punti percentuali nell’ultimo decennio, supportato dai framework ufficiali per lo sviluppo sostenibile. Non mancano però alcune sfide normative e culturali per una crescita ancora maggiore e una diffusione davvero capillare dei suoi benefici.

Le sfide attuali del mercato smart building

Il mercato dello smart building si trova oggi di fronte a diversi ostacoli che ne limitano la diffusione. In primo luogo, il costo delle tecnologie, ancora elevato, incontra la preoccupazione dei cittadini per l’aumento del costo della manutenzione degli edifici.

 

L’accesso agli incentivi si dimostra in molti casi complicato e nebuloso, limitando ulteriormente la volontà di chi intende investire nelle ristrutturazioni.

 

Inoltre, a livello culturale c’è ancora scarsa informazione in tema di smart building. La conseguenza è una percezione generale dell’edilizia sostenibile come legata solo al beneficio per l’ambiente e non per gli aspetti di risparmio economico, miglioramento della qualità della vita e di aumento della sicurezza negli spazi abitativi.

 

Nonostante le limitazioni, il mercato dello smart building si presenta come un’importante occasione di investimento, destinata a diffondersi sempre di più, man mano che l’efficientamento energetico diventa più rilevante e le tecnologie di building automation si diffondono.

 

In una filiera produttiva italiana ormai strutturata e completamente operativa, I fondi ESG consentono di entrare a far parte di un ecosistema generativo, capace di moltiplicare il valore degli investimenti e generare occupazione per il Paese.

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