Uno degli aspetti più interessanti dell'Ecobonus 2024 è la conferma fino al 31 dicembre degli incentivi per la smart home, in particolare se mirata all'efficientamento tramite sostituzione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, accompagnata dall’installazione di sistemi di smart home. Vediamo insieme di quali dispositivi copre l’acquisto e come richiederlo.
Ecobonus, smart home e building automation
L’Ecobonus per smart home si riconferma anche quest’anno, con una detrazione IRPEF del 50 o 65% sulle spese che si sostengono per migliorare l’efficienza energetica di un edificio o di un’abitazione.
Il bonus è particolarmente utile grazie alla possibilità di abbinare nuovi impianti molto più efficienti agli home control devices per il monitoraggio e il controllo a distanza delle funzioni. Infatti, con esso si possono coprire molti interventi, tra cui:
Un’occasione importante per scegliere nuovi sistemi con funzioni smart, che possano comunicare con la rete della smart home. Infatti, quello che viene chiamato “Bonus Domotica” rientra anch’esso nel pacchetto degli incentivi per le ristrutturazioni, aprendo a interessanti combinazioni di risparmio e integrazione in termini di home automation.
Nel Bonus Domotica rientrano moltissimi dispositivi che completano il quadro nel rendere la casa più interconnessa ed efficiente. Nell’elenco troviamo dispositivi di sicurezza, arredo e intrattenimento, ma anche:
In altre parole, sfruttando i bonus e gli incentivi in maniera cumulabile è possibile ricevere un sostanzioso aiuto nell’efficientare l’impianto termico domestico e le altre funzioni di home automation, per un piano di lungo termine atto a contenere gli sprechi e a ottimizzare i consumi della propria abitazione.
Scadenze e limiti di spesa dei bonus smart home
Sia l’Ecobonus 2024 che il cosiddetto Bonus Domotica fanno parte di una misura prorogata fino al 31 dicembre 2024, e possono essere applicate alle parti comuni dei condomìni, alle singole unità immobiliari e agli edifici indipendenti.
La detrazione è valida per spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2022, per interventi dal valore massimo complessivo di 15.000 euro.
Per accedere all’ecobonus è necessario comunicare i documenti necessari entro i 90 giorni dal termine dei lavori, inviandoli ad Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Come sempre, bisogna garantire la rintracciabilità delle spese e allegare una scheda descrittiva degli interventi. In alcuni casi sarà richiesta anche una certificazione energetica APE.
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