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Sostenibilità
Illuminazione sostenibile: eco centric lighting vs human centric lighting
Tempo di lettura: 4 min

Nella scelta dei sistemi di illuminazione urbana bisogna tenere conto di due fattori: se da una parte è richiesta attenzione nei confronti dei consumi, che devono risultare ridotti per non impattare eccessivamente sulle casse dei Comuni e rendere più sostenibili le città, dall’altra i cittadini cercano delle tecnologie nelle città in cui vivono che offrano loro sicurezza, ma che siano anche in grado di scandire i loro ritmi quotidiani.

 

L’illuminazione urbana può contribuire alla generazione di benessere sia per l’ambiente che per le persone e, per raggiungere questo obiettivo, diventa sempre più importante abbracciare approcci di eco centric lighting e human centric lighting.

L’ecologico che prevale sulle esigenze delle persone

Con un interesse in crescita ai temi della crisi climatica e alle esigenze di contenimento delle spese destinate ai consumi, le moderne tecnologie che sfruttano luce, gas e acqua hanno spostato il focus dalla soddisfazione dei bisogni umani (la storia ci ha insegnato che questa visione antropocentrica, se non controllata, può danneggiare gravemente il pianeta) alla salvaguardia del pianeta.

 

Trattando il tema dell’illuminazione urbana, si è notato che la luce in ore notturne è oggi eccessiva, per consentire alle persone di sfruttare le strade urbane ad ogni ora. Questo si rivela spesso una minaccia per la biodiversità e recenti ricerche dimostrano, a riguardo, che l’evoluzione di molti animali è stata compromessa proprio a causa dell’illuminazione artificiale.

 

Un’illuminazione che si possa definire ecosostenibile non deve solo tenere conto della riduzione dei consumi e delle esigenze degli esseri umani, ma anche di quelle di animali e vegetali, che contribuiscono alla biodiversità e anche al benessere delle persone.

Le necessità umane per l’illuminazione notturna

La gestione dell’illuminazione notturna è anche una questione di sicurezza. Infatti, molte persone viaggiano di notte, per lavoro o per piacere e strade ben illuminate possono salvare molte vite. La visibilità deve essere sempre ottimale in caso di passaggio dei veicoli, per vedere l’andamento della strada ed eventuali ostacoli. Tuttavia, l’illuminazione, per l’uomo, è anche motivante per l’aggregazione. Quando c’è luce, di giorno, le persone escono di casa, socializzano, effettuano acquisti, mentre nelle ore notturne, tendenzialmente, si trascorre il tempo a riposare nelle proprie abitazioni. Se pensiamo ai paesi del Nord Europa, nei periodi invernali le attività chiudono prima e dopo il tramonto ci sono meno persone fuori dalle proprie abitazioni.

 

L’illuminazione pubblica consente di riprodurre una situazione diurna, permettendo alle persone di vivere fuori casa per più tempo, svolgendo attività commerciali e di socializzazione. Se, però, da un lato la luce anche di notte mantiene viva la socialità, dall’altro potrebbe generare un inquinamento luminoso non indifferente se mal gestita.

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Eco centric lighting e human centric lighting: qual è il punto di incontro?

Le moderne esigenze urbane richiedono, come visto, un’illuminazione costante ed è per questo motivo che è sempre più indispensabile pensare anche al benessere dell’ambiente, della flora e della fauna.

 

L’80% degli animali che vive nei pressi delle nostre città sono notturni e l’illuminazione può compromettere le loro attività di caccia e volte alla sopravvivenza. Tuttavia, anche l’uomo oggi vive durante le ore notturne, per svago ma soprattutto per lavoro.

 

Fortunatamente, esistono delle soluzioni che consentono di abbracciare sia un approccio eco centric che human centric. Per esempio, si possono adottare sistemi di illuminazione smart che si attivano e disattivano solo quando i sensori di cui sono dotati rilevano il passaggio di una persona o di un mezzo di trasporto. Questa tecnologia garantirebbe il buio totale nelle notti in cui il passaggio è molto limitato e ridurrebbe anche i consumi di corrente elettrica quando non necessaria.

Tra le altre soluzioni utilizzate nella gestione dell’illuminazione urbana troviamo sempre più spesso e consolidato l’uso di LED per contenere i consumi con la possibilità, tra l’altro, di selezionare un colore e un’intensità in grado di offrire una visibilità ottimale anche di notte.

Illuminazione ecologica: le caratteristiche dei LED

Altra questione da tenere in considerazione è quella riguardante i colori, la direzione, lo spettro e l’intensità dei LED. I progettisti che desiderano installare sistemi di illuminazione sostenibile offrendo le migliori performance in termini di funzionalità e consumi, ma anche per consentire agli animali notturni di svolgere le loro attività senza ostacoli, devono valutare attentamente le caratteristiche del territorio, individuando le lampade in grado di impattare al minimo sull’ecosistema.

 

Sarà dunque necessario optare per sistemi di illuminazione ben direzionati, per evitare spreco luminoso verso l’alto, regolabili per non illuminare eccessivamente durante le ore diurne, dotati di luci bianche calde che sono quelle che meno impattano sulla biodiversità.

 

I nuovi trend prevedono inoltre l'installazione di impianti facilmente smontabili, in modo da poterli controllare con maggiore semplicità, ma anche per sostituire dei componenti che in futuro potrebbero mutare e diventare più efficienti. 

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