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Mobilità
Autonomia di un'auto elettrica: prestazioni reali e prospettive per il futuro
Tempo di lettura: 4 min

Tra il 2020 e il 2021 il numero delle auto elettriche immatricolate nel mondo è raddoppiato, raggiungendo più di 6 milioni di unità. L’autonomia delle vetture e i tempi di ricarica sono i principali ostacoli alla diffusione di questi mezzi.

 

Nonostante i conflitti geopolitici e la crisi dei chip, il 2022 ha visto, nel primo quadrimestre, una vendita complessiva di ben 2 milioni di veicoli elettrici, il 75% in più rispetto all’anno precedente. Tuttavia, resta costante un dubbio che affligge gli automobilisti: le batterie delle auto elettriche sono realmente efficienti? Quanta autonomia possiede una vettura elettrica?

Autonomia auto elettrica, a benzina e diesel: quale dura di più?

Di seguito, indichiamo l’autonomia delle auto con motore termico e con motore elettrico:

 

●     Un auto a benzina può percorrere tra i 650 e i 1300 km con un pieno;

●     un veicolo alimentato a diesel percorre da 1000 a 1300 km con un pieno;

●     le vetture ibride plug-in possono essere utilizzate per 50-80 km prima di scaricarsi del tutto;

un'auto completamente elettrica non supera i 290 km con una ricarica completa, anche se oggi sono disponibili modelli con più batterie che incrementano le distanze di percorrenza, con una carica completa, fino a 500 km.

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Autonomia auto elettrica e tempi di ricarica

Tra le criticità più evidenti delle auto elettriche, su cui le case produttrici stanno lavorando con attenzione, vi è la lentezza della ricarica delle vetture, dovuta soprattutto ai modelli delle colonnine attualmente installate nella maggior parte delle nostre città, e la limitatezza delle batterie, che non consentono di raggiungere le distanze effettuate dalle auto con motore termico dopo un pieno di carburante.

 

Per raggiungere risultati del genere, attualmente, servirebbero grandi pacchi di batterie, che renderebbero la vettura più pesante e la manutenzione della stessa più macchinosa.

 

Le batterie sono il principale ostacolo per un’ampia adozione dell’elettrico: gli automobilisti sono consapevoli dello stato attuale delle stesse, ancora troppo poco efficienti e dalla capacità ridotta.

 

Non sono pochi oggi gli sforzi da parte delle case produttrici, dedicati allo sviluppo di batterie migliori, più economiche, con un ciclo di vita più lungo e di maggiore capacità. Per esempio, si stanno sperimentando nuove tecnologie: ioni di litio, di sodio, batterie allo stato solido.

 

Le prime offrirebbero una serie di vantaggi come maggiore sicurezza e anche leggerezza, un prezzo inferiore - perché saranno prodotte in formato standard per un numero maggiore di veicoli -, tolleranza alle temperature, minore tempo di ricarica e più capacità.

 

La batteria sodio-zolfo è un altro tipo di batteria in fase di sviluppo che promette elevata densità di potenza, un ciclo di vita di oltre dieci anni e, soprattutto, maggiore efficienza (fino al 90%).

 

Infine, l’ultima opzione che al momento sta dando ottimi risultati in fase di sperimentazione è la batteria allo stato solido, che risolve i principali problemi delle batterie diffuse attualmente nei veicoli elettrici, dunque trasmissione limitata, bassa tolleranza agli agenti esterni, vita breve e costi elevati.

 

Probabilmente, si stima che nel giro di 3 anni sarà possibile godere di batterie più durature e funzionali. Sarà allora che potremo sperare in una completa trasmigrazione verso una mobilità a impatto zero.

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