Le città intelligenti sono realtà innovative e connesse, e state già parzialmente sperimentate con successo in alcuni dei centri urbani più importanti del mondo. Scopriamone i vantaggi e quali sono gli esempi più virtuosi.
Nel cuore della smart city ci sono l’Internet of Things e l’analisi dei dati, utilizzate per l’ottimizzazione dei servizi, la sostenibilità e l’efficienza energetica. I vantaggi delle città intelligenti includono il miglioramento della vivibilità e la tutela dell’ambiente, con conseguenze benefiche anche sulla qualità abitativa dei cittadini. Lo dimostrano le città più avanzate del mondo: a partire da Singapore, riconosciuto a come l’esempio più virtuoso a livello globale, fino ai progetti di successo nei centri europei come Londra, Oslo e Zurigo.
Smart City: quali sono i vantaggi?
Le città intelligenti si pongono come obiettivo finale l’aumento della qualità della vita dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente, ma anche una crescente prosperità economica dell’area. Di seguito alcuni vantaggi delle smart city nel dettaglio.
Esistono tuttavia dei requisiti indispensabili per l’avveramento delle smart city, di seguito ne citiamo alcuni.
Esempi di Smart City nel mondo
Da un capo all’altro dell’Oceano Pacifico, sono due le città del mondo che si distinguono per le misure innovative approvate e che hanno fatto meritare loro il titolo di smart city. Iniziamo il nostro viaggio tra le Smart City partendo da Singapore che, secondo la classifica elaborata dall’International Institute for Management Development, è la città asiatica si conferma la miglior smart city nel 2021. Il merito è anche dei cittadini, molto disponibili in fase di condivisione di dati per la prevenzione della criminalità o per il miglioramento del traffico. Singapore primeggia anche per servizi web, wi-fi pubblico diffuso e per il monitoraggio della qualità dell’aria. Il progetto Vehicle to everything, inoltre, punta a far diventare tutte le automobili a guida autonoma entro il 2025, connettendo i veicoli tra loro e le infrastrutture come i semafori.
Il nostro viaggio continua spostandoci dall’altra parte dell’Oceano, a Los Angeles. Sovrappopolata e congestionata dal traffico, la città ha avviato un inevitabile processo di transizione ecologica, che punta a raggiungere 100% di energia pulita entro il 2035: l’obiettivo è migliorare il benessere fisico dei cittadini, con la conseguente riduzione dei costi sanitari legati alle patologie causate dalla scarsa qualità dell’aria. In avvicinamento alle Olimpiadi 2028, Los Angeles vuole potenziare le infrastrutture legate alla fibra ottica e alla ricarica di veicoli elettrici; di particolare interesse lo sviluppo di un’illuminazione urbana LED intelligente controllata da remoto via software attraverso sensori IoT in grado anche di rilevare l’inquinamento sonoro.
La città del futuro, inoltre, ha mosso i primi passi anche in Europa, con alcuni esempi virtuosi, tra cui spiccano: Londra, Zurigo e Oslo.
Per quanto riguarda Londra, è stata indicata dal City Motion Index come città più smart nel 2020 e il suo status di città evoluta a livello tecnologico è universalmente riconosciuto. Per questa città il processo di evoluzione è partito nel 2017 e ha obiettivi ambiziosi: 80% di spostamenti a piedi, in bici, o con il trasporto pubblico nel 2041 ed emissioni 0 entro il 2050. Per raggiungerli, ha deciso di incentivare le imprese operanti nell’ambito tecnologico e ha creato un organo amministrativo ad hoc, il London Office for Data Analytics.
Zurigo, invece, si distingue per aver adottato un sistema web intuitivo per la gestione del trasporto pubblico nell'attesa di poter contare sulla quasi totale elettrificazione dei trasporti pubblici entro il 2030.
Infine, Oslo si distingue per il progetto per il nuovo distretto dell’innovazione a emissioni zero, ottenuto trasformando 1,4 milioni di metri quadrati in un corridoio verde ad alta sostenibilità entro il 2045.
Smart City: alcuni dati e considerazioni finali
Secondo la statistica diffusa da Eurostat, il 75% della popolazione europea oggi vive nelle città e, stando ai report delle Nazioni Unite, entro il 2050, il 70% della popolazione vivrà in città. Oggi sono i centri densamente popolati a essere responsabili del 70% delle emissioni di anidride carbonica, di sostanze inquinanti e di un elevato consumo energetico. Rendere smart le città di prefigura quindi come una scelta obbligata, considerando anche che ogni implementazione tecnologica dovrà rispondere agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu in tema di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
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