Il terzo settore viene coinvolto nel PNRR e menzionato all’interno della missione 5 - denominata “Inclusione e coesione” - in cui viene data ampia rilevanza allo sport come strumento per promuovere l’integrazione sociale e l’inclusione. Per soddisfare tali obiettivi si punta ad accogliere proposte progettuali che propongano la rigenerazione di impianti sportivi e la realizzazione di parchi attrezzati nelle aree urbane puntando su innovazione, resilienza e sostenibilità delle opere che verranno compiute.

I progetti verranno realizzati in maniera diffusa specialmente nelle aree più degradate d’Italia per dare la possibilità alle comunità più svantaggiate di dedicarsi allo sport inteso come collante per favorire l’inclusione sociale.

Tre sono le linee di intervento all’interno delle quali si svilupperanno i progetti proposti da Enti Pubblici che saranno finanziati dal PNRR in ambito sportivo:

• La costruzione di nuovi impianti sportivi, cittadelle dello sport, impianti polivalenti indoor e natatori all’interno di aree svantaggiate, incluse le periferie metropolitane; per tali infrastrutture verranno destinati parte di fondi messi a disposizione per gli interventi di renovation ovvero per la riqualificazione e l’efficientamento energetico di edifici.

• Il completamento e la rigenerazione di impianti sportivi esistenti e ormai obsoleti con l’obiettivo di riqualificare tali infrastrutture sportive, eliminare le barriere architettoniche ove presenti e migliorare l’efficienza energetica degli edifici stessi.

• La distribuzione di attrezzature sportive, compresa l’applicazione di tecnologie allo sport.

Il Terzo settore potrà essere coinvolto dagli Enti Pubblici nella pianificazione in coprogettazione di servizi per offrire il proprio supporto all’interno progetti presentati nell’ambito del PNRR. Questa precisazione, inserita all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mette in evidenza l’importanza delle sinergie tra impresa sociale, volontariato e amministrazione, permettendo così di conoscere nel dettaglio disagi e bisogni per venire incontro alle nuove marginalità e fornire di conseguenza servizi più innovativi.

Due sono le tappe fondamentali collegate alla missione n. 5 del PNRR che coinvolgono il terzo settore nell’ambito sportivo.

In sintesi, secondo le stime del Dipartimento per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, entro marzo 2023 verranno approvati appalti pubblici per i progetti in materia di sport ed inclusione sociale presentati in seguito ad avviso pubblico, due dei quali scaduti ad aprile 2022.

Inoltre, entro giugno 2026, si prevede la realizzazione di almeno cento interventi relativi ad appalti per strutture sportive che dovranno coprire una superficie di almeno 200.000 metri quadrati. 

Svariati saranno, quindi, i benefici in termini sia sociali che di rigenerazione urbana e sostenibilità riconducibili ai progetti che verranno realizzati nell’ambito del PNRR ovvero, ad esempio, l’integrazione di giovani emarginati, la coesione sociale all’interno di un determinato territorio, la riqualificazione energetica di infrastrutture sportive già esistenti nonché la realizzazione di almeno il 50% di nuove strutture dedicate al settore dello sport.